- BALLO DA SALA E OSTEOPOROSI - Dott. D. Gullotta

11.11.2013 18:36

 

Contrastare gli effetti dell’osteoporosi si può e il ballo è uno dei modi più divertenti ed efficaci per riuscirci. Infatti i movimenti gravitazionali eseguiti ballando sono in grado di provocare la stimolazione delle cellule dell’osso a produrre matrice ossea. Lo afferma uno studio effettuato dalla prof.ssa  Julieth Compston, docente di osteologia della School of Medicine dell’Università di Cambridge (UK),  supervisore alla ballerina australiana Erin Boag, nota in tutto il Mondo per aver ideato il programma di successo della BBC “Strictly come dancing” e la versione italiana è “Ballando con le Stelle”.

 

Dalla collaborazione ne è nato un progetto in DVD chiamato “Salute in movimento” che associa la coordinazione delle molteplici cure della malattia con “l’esercizio fisico a carico gravitazionale” generato dal ballo da sala. Tale DVD può essere richiesto da tutti i medici di famiglia per il loro pazienti collegandosi al sito https://www.osteoporosis-disease.eu . Gli esercizi utili, pertanto, sono quelli gravitazionali fatti ballando ma più abitualmente correndo o saltando. Questo perché  provocano nell’osso l’effetto piezoelettrico dei sali di calcio che causa l’attivazione delle sue cellule (osteoblasti) a produrre matrice ossea. La revisione della letteratura medica internazionale sembra evidenziare, come miglior stimolo possibile atto a scatenare tale effetto piezoelettrico, proprio la forza muscolare trasmessa, tramite i tendini, al tessuto osseo durante la contrazione. Inoltre i movimenti rotatori, tipici del ballo, hanno la funzione di stimolare le strutture deputate all’equilibrio, che nell’anziano sono spesso deficitarie pertanto responsabili delle facili cadute.
Per attenuare gli effetti della fragilità ossea poi occorre associare un’adeguata nutrizione.  Perciò i due metodi migliori consistono per primo nell’alimentarsi fin dall’adolescenza con cibi ricchi di calcio ed evitando di acidificare il sangue per tutta la durata della vita e poi per secondo con l’attività fisica dando all’osso stimoli continui, compressivi e intermittenti mediante ginnastica gravitazionale.

Tale attività fisica può essere attuata tramite il footing ad andatura sostenuta, la corsa o il salto

oppure mediante il ballo da sala che per di più migliora la coordinazione motoria in quanto per ballare

 

occorre stare al ritmo scandito dalla musica.