BALLO E POSTURA Dott. Mario Turani

11.11.2013 19:19

Ballo e Postura


Parlare di Ballo, specialmente di Ballo Latino, in uno spazio completamente dedicato a questa pratica e rivolto a “specialisti” ed “amanti” del settore, risulta un po’ come voler spiegare quanto è buono il vino ad un enologo.
Tempo perso per chi scrive e poco utile per chi legge, in quanto già esperto ed estimatore della materia.

Si balla sostanzialmente per il piacere di ballare.
Anche se, unitamente a questo aspetto principale, ve ne sono molti altri, a volte poco evidenziati.
Si pratica il Ballo anche per:
   .star bene con se stessi
   .stare con gli altri e socializzare
   .fare del movimento e quindi della ginnastica
   .migliorare l’aspetto caratteriale, rendendolo più estroverso
   .migliorare la scioltezza ed armonia corporea
E perché no…magari anche per cercare di incontrare l’anima gemella.

L’elemento che vorremmo però evidenziare in questo articolo, di taglio medico, riguarda l’aspetto posturale collegato con il Ballo e le sue inevitabili problematiche e patologie.
E’ risaputo quanto l’approccio a qualsiasi attività “sportiva”, a cui la pratica del Ballo non si sottrae, necessiti di una adeguata preparazione fisica, quantomeno minima.
Ciò per evitare situazioni improvvise di stress, inteso come “eccesso”, a carico delle strutture corporee sollecitate nei vari movimenti (articolazioni, ossa e muscoli).
E di sollecitazioni fisiche il Ballo Latino ne procura di certo!

Ecco che allora occorre porre una particolare riflessione riguardo la postura, intesa come la posizione che il ballerino assume durante l’esecuzione dei passi e delle figure.
Tanto più importante quanto il ballerino è alle prime armi.
La postura è il risultato di un complesso sistema di apparati, interagenti fra loro, i cui principali sono quello vestibolare deputato all’equilibrio (che si trova nella testa), quello visivo, quello stomatognatico (la bocca con i denti) ed i piedi.
Il sistema posturale, altamente complesso quindi e per certi aspetti imprevedibile, determina di fatto la posizione che di volta in volta assumiamo in ogni istante della nostra vita.
Così pure mentre balliamo.
Risulta pertanto intuibile come una postura corretta possa concorrere ad uno svolgimento ed un mantenimento fisiologico delle funzioni strutturali, mentre, all’opposto, sussista la possibilità concreta dell’instaurarsi di disfunzioni, anche semplici, ma che via via possono raggiungere il grado di patologia vera e propria.
Come risultato finale si avrà una alterazione in senso negativo delle capacità di Ballo del soggetto con riduzioni delle sue performances.

Vediamo qui di seguito le principali problematiche a cui è esposto il praticante di Ballo Latino.

Postura
Fondamentale partire acquisendo una corretta impostazione corporea.
Ciò non solo per un aspetto meramente tecnico.
Avere una buona postura significa non “rompersi” ed affaticarsi molto meno.
L’affaticamento strutturale va inteso non solo come senso di spossatezza che ci invoglia a riposare, ma, e soprattutto, come preservazione biologica delle strutture e quindi una loro maggiore longevità.

Patologie ossee
Raramente nel Ballo si verificano situazione traumatiche tali da provocare una frattura ossea.
Di norma, se accade, rappresentano complicanze di situazioni già presenti, conosciute o latenti.
Il riposo e la sospensione della attività sportiva sono il primo intervento da porsi, seguito immediatamente da valutazioni e terapie di carattere fisiatrico, osteopatico ed ortopedico.
Artrosi, lombalgie, sciatalgie e protrusioni discali rappresentano un importante gruppo di rischio da non sottovalutare, soprattutto in fase preventiva.

Patologie articolari
Nel Ballo quasi tutte le articolazioni sono interessate ed esposte a problematiche; maggiormente però lo sono spalla, ginocchio, caviglia e colonna vertebrale nel suo tratto lombare.
Da non sottovalutare l’elevato grado di impegno articolare nel Ballo in generale e nel Latino in particolare per cui traumi, distorsioni e lussazioni sono sempre in agguato.

Patologie muscolari
Anche i muscoli sono esposti a strappi, contusioni ed infiammazioni.
Quelli degli arti superiori e della schiena i più coinvolti.
L’insufficiente o scorretto allenamento, inteso come preparazione, può portare a situzioni acute e/o croniche che, da un lato, impongono la sospensione immediata dell’attività con assoluto riposo, mentre dall’altro possono addirittura ripercuotersi sulla attività lavorativa e sulla vita di relazione.

I Sensori al Neodimio
L'utilizzo dei magneti permanenti in Medicina viene fatto risalire al tempo degli egizi e si ritrova nel corso dei secoli, in parte sostituito, in tempi recenti, dall'uso dei campi elettromagnetici.
Campi magnetici di elevata potenza sono da oltre un decennio correntemente usati in diagnostica medica per immagini (Risonanza Magnetica Nucleare).
E' opportuno ricordare che la legislazione italiana vigente non pone né suggerisce limiti specifici per l'esposizione a campi magnetici statici.
L'utilizzo del magnete con polarità Nord a scopo antiinfiammatorio è conosciuto in letteratura.   L'applicazione del magnete tende a stabilizzare le membrane cellulari, influenzando la migrazione e la degranulazione delle cellule deputate alla risposta infiammatoria e riducendo la frequenza di scarica delle terminazioni dolorifiche.
La nostra tecnica prevede l’utilizzo di magneti al Neodimio, del diametro di 30 e 40 mm. e dello spessore di 5 mm, che vengono saldamente applicati alla cute con cerotti particolari e rimangono in sede per 2 settimane.
Il Neodimio è una terra rara, quindi una sostanza naturale; non è un metallo.
L'originalità della nostra tecnica, pressoché unica, è legata all'interazione di più campi magnetici in senso attrattivo o repulsivo e al suo utilizzo in campo osteopatico.
La posizione e le particolari caratteristiche delle placche sono in grado di modificare la posizione dei capi articolari ed il conseguente assetto posturale.   
Molto interessante è il risultato dell'intervento in espansione, cioè due magneti applicati alla cute con polarità Nord che si respingono, per esempio all'altezza della rima articolare di un ginocchio dolente, che determina una risoluzione del dolore quasi immediata e, spesso, perdurante nel tempo.
Di fatto l'interazione dei magneti determina delle linee di forza tendenti ad allontanare i capi articolari infiammati, agendo nel contempo positivamente sui tessuti cartilaginei determinando un loro riordino a livello di struttura molecolare e una potenziale rigenerazione.

Conclusioni
La quasi totalità delle problematiche che possono insorgere e verificarsi nello svlgimento della pratica del Ballo, specialmente Latino, rientrano nel panorama terapeutico dei Sistemi al Neodimio.
Fra i vari benefici che questa nuova metodica medica induce, due meritano particolare interesse per gli amanti del ballo Latino:
•   l’aumento ed il miglioramento delle performances sportive
•   una importante riduzione dell’affaticamento muscolo-articolare.

Con i magneti al Neodimio siamo in grado di intervenire sulle problematiche osteo-artro-muscolari in maniera pressoché immediata, con risultati estremamente confortanti e spesso impressionanti.
Tali interventi possono assumere carattere preventivo (prima che il ballerino si “rompa”) ottimizzando la struttura posturale, oppure risultare conseguenti all’instaurarsi di una eventuale patologia (dopo che il ballerino si è “rotto”) ponendovi, se non il rimedio completo, un sicuro sollievo.
Immaginiamo per esempio l’aiuto (e l’importanza) che un ballerino professionista potrebbe ricevere, dai Sistemi al Neodimio, se il giorno stesso della gara o di una esibizione importante un dolore al ginocchio o all’anca limitasse la sua performance!
Oppure, allo stesso modo, poter subito e meglio recuperare una ottimale efficienza fisica “consumata” da una giornata impegnativa e stressante.
La tecnica con magneti al Neodimio è sicura, rapida e sorprendente.
E non ha effetti collaterali.
Da tutto quanto sopra descritto risulta evidente quanto sia importante e strategico, prima di intraprendere una pratica meravigliosa come il Ballo, ancor più se Latino, poter eseguire una corretta e completa valutazione posturale, individuando quali possano essere le migliori strategie di riprogrammazione posturale specifiche ed individuali per quel soggetto, in funzione anche degli obiettivi stabiliti.